Le Origini e la Storia - Confraternita Maria SS. Immacolata

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Le Origini e la Storia

La Confraternita


CENNI STORICI
La Compagnia viene patrocinata da Paolo Napoli (o Di Napoli), esponente dell’influente famiglia patrizia troinese, sancita per gli atti del notaio Nicolò Antonio Sbarbato l’11 maggio 1605. Questo rogito registra la concessione da parte dei Frati Minori Conventuali della nuova cappella da dedicarsi alla Vergine Maria SS. dell’Immacolata nella propria chiesa, dopo aver ottenuto l’esplicito consenso del commissario generale dell’Ordine, p. Bonaventura Cosso. I nuovi confrati si obbligano di costruire la cappella, la loro sepoltura e l’oratorio collaterale alla chiesa conventuale, nonché festeggiare la festività dell’Immacolata annualmente partecipandovi indossando il loro “sacco” (abito). Per il buon funzionamento del nuovo sodalizio il 12 aprile 1609, grazie all’interessamento del p.m. Iacopo Lenza, previo permesso del provinciale e generale dell’Ordine, si perfezionano i loro Capitoli e Costituzioni.


COSTITUZIONE E FONDAZIONE
Nel 1609 annoverava 24 fratelli fondatori. Secondo le loro regole iniziali gli iscritti non potevano eccedere le settantadue unità. Vi potevano far parte anche i «religiosi claustrali e secolari», purché non superiori a sei. Per essere ammessi al periodo di noviziato per un giovane si richiedeva  un’età minima di ventiquattro anni, invece per un anziano l’età massima era fissata a settanta.
Tra i principali obblighi dei confrati vi era quello di confessarsi e comunicare nel loro oratorio quattro volte l’anno: il 2 agosto, il 4 ottobre, l’otto dicembre ed il 25 marzo. Inoltre, con particolare cura, ogni settimana, il sabato sera, dopo l’Ave Maria, sia di estate come d’inverno, tutti i fratelli si dovevano congregare nell’oratorio per celebrare l’ufficio e fare l’orazione per le Anime del Purgatorio.
La Compagnia dell’Immacolata per l’intervento del sacerdote Pasquale Ayello da Troina il 2 luglio 1612, otteneva l’aggregazione all’Arciconfraternita della SS. Concezione in S. Lorenzo in Damaso di Roma. Le lettere apostoliche, con il sigillo del protettore dell’Arciconfraternita il cardinale Alessandro Montalto, contenenti le lettere testimoniali, furono registrate alla Curia spirituale di Troina il 25 settembre 1612.


TRADIZIONE E DEVOZIONE

I siciliani hanno sempre avuto una particolare devozione al cuore immacolato di Maria ed i predicatori francescani si sono fatti interpreti di questo sentimento. I troinesi implorarono l’intercessione della Beata Vergine dell’Immacolata Concezione in occasione del violento evento tellurico del 1693 e ad ogni anniversario ne celebrarono solennemente la sua festa.
Alla Confraternita dell’Immacolata i Giurati elargivano ogni anno un contributo di onze quattro per la celebrazione della festa dell’Ottava di Pasqua, il cui rituale prevedeva una processione esterna. Il donativo serviva a coprire le spese per «cera, mortaretti, trombe ed altro».
La Confraternita possedeva dei bovini che venivano affidati a diversi allevatori. A tal proposito l’assemblea dei confrati eleggeva per un quadriennio due amministratori ed un controllore per la sorveglianza e la gestione della soccida.



ORGANIZZAZIONE DELLA CONFRATERNITA
La Confraternita è amministrata e diretta dal Governatore, da n. 2 Congiunti, dal Segretario, da 2 Consiglieri di cui uno Cassiere e n. 3 Revisori dei conti.  
L’associazione è ancor’oggi attiva con 530 iscritti e risiede sempre nella stessa sede. Possiede due cappelle cimiteriali presso il civico Cimitero e partecipa con abito (sacco e visiera di tela bianca, cingolo di lino celeste, mantella di seta celeste bordata nera, guanti bianchi) alle processioni del Corpus Domini e della Reliquia di San Silvestro Monaco e a tutte quelle che sono previste dagli usi e dalle tradizioni locali.
Prende parte nella Settimana Santa all’adorazione del SS. Sacramento (Quarantore) nella chiesa Matrice il Martedì Santo.  


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